29 lug 2009

Il tempo della migrazione2 (prima parte)


Pochi lo sanno, ma Luglio è la stagione in cui in Italia i muratori ( ed altri operai specializzati in edilizia, piastrellisti, rifinitori eccetera) migrano a Nord cercando un clima piú mite come alternativa al forte sole estivo.

Stranamente il muratore non solo non fa questo per ragioni riproduttive ( la pratica è infatti costante durante l'anno) ma in piú si porta dietro il lavoro e decide di continuare ad edificare.

Mio padre non fa eccezione a questa curiosa pratica ed ecco che, dopo avermi seguito qui a Bruxelles ha deciso di continuare anche lui la tradizione.

Visto però che di muri da tirare su non ce ne erano ( mi guardo bene dal parlargli dell cantine per ora) il mio prolifico genitore ha deciso di occuparsi dello sgabuzzino e di parte della mia cucina.

Lo sgabuzzino? Quale sgabuzzino?

Non ve ne avevo mai parlato in effetti ( del resto i panni sporchi...) ma fra la cucina è il bagno c'è una stanzetta di un paio di metri quadri in cui si trova la caldaia e in cui stivo ( in maniera alquanto anarchica) detersivi, spazzole e il cesto dei panni sporchi.

Il suolo era coperto delle stesse mattonelle del corridoio e, al centro, c'era un basamento di cemento che serviva alla vecchia caldaia.



Avendo sostituito la vecchia caldaia con la nuova ( appesa al muro) il pavimento era davero in un triste stato, ecco perché abbiamo deciso di coprirlo in fretta con un paio di mattonelle.

Va da se che oltre al suo armamentario tecnico, agli attrezzi e alla sua infinita biblioteca di bestemmie mio padre avesse bisogno di aiuto per fare questo lavoro.

Indovinate di chi sto parlando?

E si va...

Una volta rotto il basamento e fatta una battuta di cemento io e il capocantiere bestemmiante ci siamo messi a tagliare mattonelle.



Va da se che il diamante che avevamo portato non ce la faceva a tagliare oltre un certo punto, per cui appena siamo arrivato ai tubi della caldaia siamo dovuti ricorrere alla nostra cara e vecchia amica la mola a disco...



Tagliato tutto e adattate le mattonelle al terreno, ecco il risultato.






Questa sera mi tocca la cucina, vi terrò informati :)

(Continua)

2 commenti:

Elisa Lila Madrigali O'Shea ha detto...

Ma non vi stufate mai? ^_^
Leggere il tuo blog è sempre un piacere, anche per le orecchie: al momento, sto lavorando col tuo blog aperto! :)
Un salutone
Lila

medusa ha detto...

aveva ragione: ora ha tutto un altro aspetto...