8 apr 2011

Improvvisamente un pinguino

Quando lo incontrai la prima volta era un semplice e puro disastro.

Metà delle cose non funzionavano, il supporto hardware era un orrore, comprare un  pezzo per il computer era un incubo.

Ogni volta che attaccavi una periferica era un terno al lotto, sul tuo PC magari funzionava, su quello del tuo vicino no.

Una scheda audio o grafica richiedeva che ti scrivessi quasi i driver da soli e potevi scordarti metà dei programmi esistenti in commercio, ma Hey! Avevi Tux racer, quindi andava tutto bene no?

Eppure quel piccolo disastrato sistema operativo aveva dei numeri, aveva talento, aveva stile e aveva fame.

Ne aveva tanta e aveva dentro di se la rabbia di tutti noi che ne avevamo le scatole piene di deframmentare dischi, vedere Word cadere con messaggi di errore incomprensibili, schermi blu dieci volte al giorno e virus e spyware che facevano la lotta nel tuo Hard Disk.

Cominciammo con Red hat, Debian,  i veri duri con Slackware, i masochisti ( più tardi) con Gentoo. Poi arrivarono le distribuzioni per esseri umani normali, Mandrake, PC Linux e l'ambigua Lindows.

Infine Ubuntu, la distribuzione che ha sdoganato il pinguino e che attualmente è sul PC di mia mamma ( e credetemi, va da Dio).

Ho installato, usato e distrutto più distribuzioni di quanto mi ricordi. Ho sezionato ogni sua parte, imparando sempre un qualcosa in più. Linux mi ha insegnato che non ci sono problemi irrisolvibili, solo soluzioni da cercare.

E per quanto ormai tutti lo usino e nessuno si ponga più il problema, io, in fondo a me, so che Linux è così perchè abbiamo avuto la curiosità e la voglia di farcela, perché ci siamo cercati e insieme abbiamo trovato le soluzioni e anche perchè io non ho mollato al primo messaggio di errore e ho contuinuato, ostinato a riprovare

Tanti auguri Linux.