23 giu 2009

Il ritorno della vendetta...

Ci sono pochi posti al mondo che abbiano concentrato tanto odio , bestemmie, rancori e tensioni come la mia cucina.

Chiunque si ricordi della sua genesi, si ricorderà anche che se fosse stato un bambino sarebbe stato il primo caso di infante ricevuto , anziché con una canonica sberla, da un pestaggio di massa ad opera della curva Sud della Lazio.

Ma che volete farci, se è vero che i parenti non si possono scegliere, a quanto pare neppure le cucine, per cui volenti o nolenti ci si deve adeguare a convivere.

Il che in chiaro vuol dire che abbiamo, una volta di piú rimesso mano alla stanza piú dissacrata della casa...

Oddio e adesso che c'è?

Che c'è? Nulla che non fosse di già pianificato ma che richiedesse del lavoro manuale per essere completato.

Intendiamoci, sono un grande estimatore delle nuove tecnologie, ma credo sia pacifico che non esisteranno mai macchine che costruiscono cucine di loro spontanea volontà, ragion per cui rieccomi al lavoro per l'ultima tranche prima delle vacanze.

Piccole cose, intendiamoci, giusto piccoli dettagli che però richiedono una buona dose di pazienza e precisione.

E Dio solo sa quanto c'è voluto della prima fino a qui...

Kandinsky? Van Gogh?


Un fatto mai abbastanza sottolineato è che mia madre è una ceramista di prim'ordine con tre caratteristiche tecniche ben precise.

  1. Un gusto e un estro artistico fuori dal comune
  2. Un controllo del mezzo di altissimo livello
  3. Un grave problema di mancanza di autostima.

Questo porta al fatto che ogni ordine che io faccia a mia madre porta immediatamente alla sequenza seguente

  • Scetticismo
  • Disfattismo
  • Odio verso il richiedente per la richiesta in tempi tecnici impossibili ( cioè tipo con 8 mesi di anticipo ^_^)
  • Odio verso se stessa perché si odia il cliente
  • Disprezzo per se stessa perché non si è capaci di fare nulla ( parliamo di un artista con quattro mostre personali alle spalle eh?)
  • Creazione di un capolavoro
  • Sequenze di telefonate con bestemmie irripetibili verso la mia persona perché il capolavoro non è capolavoro
  • Sequenza di telefonate con lamentele perché gli smalti non saranno mai all'altezza
  • Smaltatura del capolavoro da applausi
  • Sequenza di telefonate con piagnucolamenti continui perché "Tanto lo so che non ti piacerà"
  • Consegna del pezzo
  • Soddisfazione finale

Va da se che sono sempre mesi di grande passione in cui diplomazia e amore filiale si mischiano a pesanti dosi di bicarbonato di sodio per l'acidità di stomaco.

Ma ormai ci ho fatto l'abitudine e dopo avere fatto la mia richiesta e avere passato la sequenza di cui sopra ho finalmente potuto avere le mattonelle con disegno Klimt per completare i muri della mia cucina.



Ci vuole un pò di pazienza, ma il risultato è sempre d'effetto.



Proseguiamo.

Ma tu vulive 'a pizza, 'a pizza, 'a pizza...

In una cucina normale i mobili sono pensati per accogliere gli elettrodomestici .

Nella mia cucina gli elettrodomestici si trovano di conseguenza alle strutture.

Avevo scelto un forno meraviglioso, prezzo accettabile, potenza corretta e alla fine ho dovuto rinunciare perché era 5 centimetri troppo lungo per lo spazio che avevamo costruito.

Scelta numero due aveva tutte le caratteristiche richieste E le dimensioni giuste, dopo un rapido test sono felice di annunciare che il secondo arrivato se la cava bene quanto il primo se non meglio :)



Cos'è quel buco?

Bè, in realtà lo avevo previsto e avevo pensato ad un cassetto scorrevole giusto sotto per metterci le padelle e i coperchi ( le due cose in assoluto piú difficili da piazzare in un pensile).

Intendiamoci, nulla di complicato, un paio di tavole di legno, dei giunti a L e delle viti ( la prossima volta un pò meno, ne ho messe talmente tante che reggerebbe una granata).





Basta aggiungere una maniglia e delle ruote sotto ed eccoci pronti.



Di buco ne resta a fianco un altro, ma quel mobile è un pò piú complesso e verra derubricato a da farsi in inverno.



Ultimi dettagli

Avere un piano di granito è grande goduria, ma se è coperto di oggetti allora diventa solo una scusa per avere disordine.

Un paio di pensili ed ecco quasi risolto il problema, dico quasi perché le bottiglie con le salse ancora sono li.



Ho però in mente un progetto che risolverà anche presto anche questo annoso problema....

I miei genitori sono stati tanto gentili da portarmi un vecchio amico :)



Lo so che sembra una pacchianata, ma questo vassoio in cartapesta ci ha fatto compagnia per tutti gli studi universitari e la mia cucina semplicemente non sembrava completa senza.

Che ci volete, il meno che si possa dire della mia cucina è che quando ci sei, diventi tutto di un colpo molto emotivo ^_^''

7 commenti:

Kabuki ha detto...

Mah... mah... quella cosa appesa al muro io la conosco!!!

medusa ha detto...

oddio bellissime le piastrelle....
sono un vero oggetto del desiderio!

Salvatore (alias swoshhh) ha detto...

Ciao e scusa per l'incursione in questo spazio che sento quasi privato...
Ho vissuto a Bxl per quasi 20 anni (strano a dirsi ora che sono in Italia da 9 anni, ma: che nostalgia!)e sono un appassionato di linux (infatti ti ho scoperto nel post di chiusura di pollycoke) e per via della mia professione sono un buon conoscitore delle tecniche dell'artigianato artistico. Volevo complimentarmi per il piccolo mosaico a lustri della tua mamma che orna la tua cucina, un lavoro davvero carino.
Un saluto alla cara vecchia chaussée d'Ixelles, e all'Amour Fou (il mio bar preferito della domenica mattina) e ovviamente anche a te ;)

Unknown ha detto...

Benvenuto alla Pinguinaia Salvatore e fa come se fossi a casa tua :)

Ti devo dare una brutta notizia, l'Amour Fou ha chiuso i battenti dopo 25 anni e tutti ne sentiamo la mancanza :(

Per il resto il Matonge è sempre lo stesso e credo che tu sappia cosa voglio dire ;)

Grazie di essere passato e spero di rivederti su queste pagine :)

Salvatore ha detto...

Argh! Che notiziaccia che mi hai dato sull'Amour Fou, non riesco ancora a crederci. Sembrerà curioso ma io lì dentro ho pure imparato a strimpellare sul computer... e molto altro ancora...

Sul Matonge che dire; uno dei molteplici luoghi speciali di bxl. Ricordo che in un locale semiclandestino ho assaggiato per la prima volta della mia vita la carne di capra arrostita, accompagnata da cipolla cruda e peperoncino (e innaffiata da bottiglie di Jupiler da 1 lt); sembra che sia un must africano e devo dire che non m'era affatto dispiaciuto.

Ti ringrazio per la cordiale accoglienza. Volevo chiederti com'è messa bxl con l'open source? Ai tempi linux non l'avevo mai sentito nominare.

A risentirci :)

Unknown ha detto...

Ci sono iniziative diverse, c'è un LUG molto molto attivo e io e un amico ci occupiamo di un atelier Linux di "alfabetizzazione"

Si installa un pò di tutto, ma in genere la filosofia è di recupero, ossia si prendono i peggio scassoni dell'universo e si resuscitano con una installa Hoc.

Chiara ha detto...

Wow, bellissime le piastrelle di Elke!!