19 feb 2009

Verso il terreno promesso...

Conoscete il mio salotto, conoscete la mia situazione per cui conoscete il mio linoleum.

Mettiamoci al lavoro.

Preparazione

Il parquest della Ikea è uno stratificato pieno dai molteplici vantaggi, è liscio, ben fatto, elegante una volta posato, lo strato superiore è VERO legno trattato ( un millimetro, ma è il pensiero che conta ^_^) e il rapporto qualità prezzo è Molto elevato.

Il lavoro però è parecchio difficile ( per quanto fattibile ) per una persona sola, ecco per cui ho arruolato Fred per darmi una mano, anche perché diciamocelo due pinguini sono piu' divertenti di uno solo.

Ecco dunque che il sabato incriminato mi sono svegliato presto e con molteplici bestemmie ho spostato tutto il contenuto del salotto ( ve lo ricordate? Era quella roba sotto la plastica mentre dipingevo) in camera mia.

Qui sotto vedete il risultato.


Il mio letto è li in mezzo... da qualche parte.


Il piú contento di tutti era il mio Ficus che mi segue pazientemente nelle mie peripezie Bruxellesi praticamente da quando sono arrivato e che si è visto sballotatto a destra e sinistra dell'appartamente per due giorni.

Sono fermamente convinto che le piante abbiano sensazioni, sospetto che abbiano forme di ragionamento e sono molto contento non abbiano il dono della parola.

Ne basta uno che dice le parolacce in quella casa.

Passami l'asse.

Prima parte del lavoro consiste nel coprire il suolo con uno strato di isolante plastico, uno dei vantaggi è che non devi togliere il suolo precedente e puoi cominciare immediatamente.



Uno dei problemi di cui ero dolorosamente conscio è che il mio salotto ha una parete diagonale, il che per mettere la plastica non è stato un grandissimo problema ( un colpo di taglierino e via) ma sapevo che ad un certo momento saremmo arrivati con le assi e li ci sarebbe stato da ridere...



Comunque , ero abbastanza fiero di me, alle dieci di mattina tutto era pronto, la plastica era stesa e cominciavamo a mettere le assi.

Si preannunciava una grande giornata...

TRE ore dopo...

Vi ricordate la mia cucina?

Pensavo fosse la sola stanza gonfiabile della casa, ma apparentemente mi sbagliavo.

Mettere un parquet vuol dire appoggiare una linea contro il muro e usarla come guida per il resto, ma per quanto precisamente la mettessimo arrivati alla terza striscia tutte le assi erano scombinate fra di loro e non si incastravano piú.



Dopo la sesta volta che rismontavo tutto e mi rimettevo da capo ero sull'orlo del pianto e mi chiedevo quanto sarebbe costato chiedere a qualcuno di Ikea di montarlo per me.

Che ci crediate o no è stato allora che il cacciavite mi è cascato di mano ed è rotolato contro il muro; mi sono chinato a raccoglierlo e è stato allora che ho notato che l'ombra era strana.

L'ho guardata, ci ho pensato un secondo e poi sono andato a prendere una livella.

Un minuto dopo confermavo la mia teoria: i due muri esterni della mia casa sono semi sferici verso l'esterno, ECCO perché nulla tornava.

Rafficona di bestemmie in sanscrito, il ficus che ci guarda con leggero disprezzo e ci mettiamo, usando la livella come guida stavolta, ad allineare il primo blocco di tre assi.

Ci abbiamo ancora messo 45 minuti poi dopo quello tutto è andato liscio, comunque per calmarci una pausa per il pranzo ci andava proprio.



Intermezzo

Fred è il mio maestro di cerimonia ufficiale, se c'è da fare la festa basta seguire lui.

Adora il cibo, adora il vino e adora la birra, detto questo sul cantiere è incorruttibile. Niente piatti complicati sennò si appisola.

Quindi, io che mi ero preparato a cucinare mi sono visto richiedere due panini e basta.

Naturalmente sul companatico l'ho avuta vinta io per cui prosciutto, formaggio salsa di rafano e crauti rossi su due fette di pane nero fatto in casa ( poi pubblico la ricetta).


CROOOOOOM!!


Come birra avevamo solo della VERA birra da cantiere, la Cara-pils è una birra talmente infame che fa sembrare la Nastro azzurro accettabile; che ci faceva nel mio frigo? È un ottima scelta per fare la birra di Afrodite ( altra ricetta da passare).

Dunque due rutti dopo eravamo pronti a rimetterci al lavoro

Secondo tempo

Da li in poi pochi problemi di nota.

Un martello rotto



La porta da tagliare alla base per riequilibrare l'altezza.



E, naturalmente, il problema del muro diagonale, risolto da Fred con un pezzo di cartone.



Il tutto ha preso due giorni di lavoro, ma solo tre ore della domenica ( in pratica senza lo scherzo del muro avremmo finito il primo giorno.



Il Linoleum non è piu' fra noi e adesso possiamo passare alla fase 2: Mobilio.

TUTTI DA IKEA!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e